Viene inaugurato il primo cavo sottomarino transatlantico, tra Scozia e Terranova.
Scozia
Volksgeist: 11 Settembre 1997
La Scozia vota per ristabilire il proprio Parlamento, dopo 290 anni di unione con l’Inghilterra e nel 700º anniversario della Battaglia di Stirling Bridge.
Volksgeist: 24 Giugno 1314
Le forze scozzesi guidate da Robert the Bruce sconfiggono Edoardo II d’Inghilterra nella decisiva battaglia di Bannockburn, a seguito della quale la Scozia riconquista la sua indipendenza.
Volksgeist: 2 Maggio 1933
Viene riportato il primo avvistamento moderno del Mostro di Loch Ness, nell’omonimo lago vicino a Inverness nelle Highlands.
Tu lo dici #82
Due fiumi possono avere la stessa sorgente, eppure possono essere uno limpido e l’altro torbido.
(Conan Doyle A.)
Volksgeist: 30 Novembre 1872
Nello stadio di Hamilton Crescent a Glasgow si svolge la prima partita di calcio internazionale: Scozia contro Inghilterra terminata 0 a 0. Gli spettatori furono circa 4.000.
Volksgeist: 24 Ottobre 1648
Giunge finalmente a termine la Guerra dei trent’anni (1618 – 1648) con la firma di tre diversi trattati che passeranno alla storia come pace di Vestfalia.
Volksgeist: 18 Settembre 2014
In Scozia il 55,3% degli elettori vota NO al Referendum per l’indipendenza dal Regno Unito.
Storia: Dicembre 1914 – parte seconda
LA TREGUA DI NATALE
” Il Signore è il mio pastore, non mi fa mancare nulla. Su prati verdi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Il Signore mi dona nuova forza, mi consola, mi rinfranca. Su sentieri diritti mi guida, per amore del suo nome. Anche se andassi per una valle oscura non temerei alcun male perché tu sei con me.” (Salmo 23)
Questo passo del salmo 23 citato proprio sotto Natale evoca nella memoria degli appassionati di storia un unico grande evento del lontano 1914: la tregua di Natale. Era da poco iniziato uno dei più sanguinosi conflitti dell’intera storia dell’umanità, interi eserciti si fronteggiavano dentro delle acquitrinose trincee vivendo giorno e notte in attesa… in attesa di un attacco, di un colpo di artiglieria, di un proiettile sparato da un cecchino, della morte insomma. Sul fronte occidentale si fronteggiavano spietatamente Francesi, Belgi e Britannici da un parte e Tedeschi dall’altra, motivazioni diverse, intenti diversi e sogni diversi. Accomunati solo dalla paura e dal fango, eppure erano ancora i primi mesi di guerra, nulla a che vedere col tremendo 1916 ad esempio. La guerra doveva durare poco, ma in breve tempo si era modificata da guerra di movimento a guerra di trincea, statica, immobile, disperata ed alienante.
Nei giorni sotto Natale gli uomini nelle trincee iniziarono a sentire l’aria del Natale e decorarono quei pochi alberi intorno alle trincee, spesso si sentivano intonare canti gioiosi e da un lato all’altro del fronte ci si alternava nel cantare, tedeschi rispondevano ai francesi, inglesi rispondevano ai tedeschi e così via. Non si sparava più, c’era solo voglia di fermarsi e di pensare ad altro, di festeggiare anche in mezzo a tutta quella morte. Fu così che in molte zone del fronte occidentale cessarono le ostilità e gli eserciti rivali si ritrovarono a fraternizzare nella terra di nessuno scambiandosi oggetti, cibo, alcol, sigarette, facendo giochi tutti insieme, diventando amici per qualche giorno.
Per alcuni giorni fu la pace. Gli alti comandi non gradirono tutta quella fratellanza e molti comandanti locali vennero rimossi dal loro posto, interi reparti vennero spostati in altre località per allontanarli dai “nuovi” amici, i leader non potevano permettere che la macchina bellica appena messa in moto si potesse inceppare così banalmente per un semplice Natale. Il 1915, il 1916 e il 1917 avrebbero trovato le truppe in trincea con uno spirito molto diverso. La pace aveva perso. Il Natale aveva perso. La fratellanza aveva perso. Del Salmo 23 con cui gli eserciti avevano pianto insieme i propri morti era solo un lontano ricordo.