I pazzi si distinguono in due tipi: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie dello Stato.
(Andreotti G.)
I pazzi si distinguono in due tipi: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie dello Stato.
(Andreotti G.)
Noi del mestiere siam tutti pazzi. Alcuni sono affetti da gaiezza, altri da melanconia, ma tutti siamo più o meno toccati.
(Byron G.G.)
Gli uomini mi hanno definito pazzo, sebbene non risulti ancora chiaro se la pazzia sia, o no, il grado più alto dell’intelletto, e se molto di quanto dà gloria e tutto ciò che rende profondi non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione dello spirito, a spese dell’intelletto in genere.
(Poe E.A.)
Atomic micro bomb…
Bologna
Il funambolo Philippe Petit cammina su un cavo d’acciaio (di appena 3 cm di spessore) teso tra le cime delle Twin Towers di New York… ripeterà il percorso otto volte nel giro di 45 minuti a 417,5 metri di altezza!
La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire, sei vicino al cielo.
(Hendrix J.)
Non discutere col feudatario, poiché la sua mente non comprende i rovesci di una vita normale. Egli vede il mondo dall’altezzosa prospettiva del suo castello, dove tutto gli è concesso con un battito di mani. Egli non conosce leggi che non siano le sue. Classista!
Non discutere col folle, poiché la sua mente è un turbine di idee linearmente confuse che non può essere arrestato. Non ti ascolterà, non ti farà parlare, non ti comprenderà. Ed è giusto che sia così, dal momento che la sua mente non può che essere tutta presa dal proprio, sterile, moto ondoso. Vanità!
Non discutere con chi ti dileggia, con chi ti disprezza, con chi gioca a farti sentire inferiore, con chi vuole abbassarti l’autostima, con chi si sente eternamente migliore, con chi giudica senza permetterti di giudicare a tua volta, con chi amministra giustizia senza averne il senso, con chi riduce il tuo valore allo 0 per sentirsi grande dall’alto del suo 1. Spreco!
Questo è il bello di noi tedeschi: che nessuno è tanto pazzo da non trovarne uno più pazzo che lo comprenda.
(Heine H.)