
Decolla a Milano il dirigibile Italia, al comando di Umberto Nobile diretto al polo nord.
Decolla a Milano il dirigibile Italia, al comando di Umberto Nobile diretto al polo nord.
La prima opera di Giuseppe Verdi, Oberto, Conte di San Bonifacio, debutta a Milano.
Appello pubblicato in data 13 giugno 1971 dal settimanale L’Espresso, riguardante la morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato da una finestra mentre era in stato di fermo presso la questura di Milano, nell’ambito delle indagini sulla strage di piazza Fontana, condotte dal commissario Luigi Calabresi. Quest’ultimo ucciso in data 17 maggio 1972 da un commando di Lotta Continua.
(Esecutori dell’omicidio furono Ovidio Bompressi e Leonardo Marino, i mandanti diretti furono Adriano Sofri e Giorgio Pietrostefani, i mandanti morali… beh questa è una storia diversa.)
«Il processo che doveva far luce sulla morte di Giuseppe Pinelli si è arrestato davanti alla bara del ferroviere ucciso senza colpa. Chi porta la responsabilità della sua fine,Luigi Calabresi, ha trovato nella legge la possibilità di ricusare il suo giudice. Chi doveva celebrare il giudizio, Carlo Biotti, lo ha inquinato con i meschini calcoli di un carrierismo senile. Chi aveva indossato la toga del patrocinio legale, Michele Lener, vi ha nascosto le trame di una odiosa coercizione.
Oggi come ieri – quando denunciammo apertamente l’arbitrio calunnioso di un questore, Michele Guida, e l’indegna copertura concessagli dalla Procura della Repubblica, nelle persone di Giovanni Caizzi e Carlo Amati – il nostro sdegno è di chi sente spegnersi la fiducia in una giustizia che non è più tale quando non può riconoscersi in essa la coscienza dei cittadini. Per questo, per non rinunciare a tale fiducia senza la quale morrebbe ogni possibilità di convivenza civile, noi formuliamo a nostra volta un atto di ricusazione.
Una ricusazione di coscienza – che non ha minor legittimità di quella di diritto – rivolta ai commissari torturatori, ai magistrati persecutori, ai giudici indegni. Noi chiediamo l’allontanamento dai loro uffici di coloro che abbiamo nominato, in quanto ricusiamo di riconoscere in loro qualsiasi rappresentanza della legge, dello Stato, dei cittadini.»
Alcuni dei 757 firmatari:
Alberto Bevilacqua (scrittore) – Bernardo Bertolucci (regista) – Gilberto Pontecorvo (regista) – Natalia Ginzburg (scrittrice) – Marco Bellocchio (regista) – Giorgio Amendola (partigiano, Deputato del PCI) – Ferruccio Parri (partigiano, più volte Ministro della Repubblica) – Pier Paolo Pasolini (scrittore, regista, ecc…) – Giulio Carlo Argan (senatore di Sinistra Indipendente) – Dario Luigi Angelo Fo (drammaturgo, Soccorso Rosso Militante) – Folco Quilici (regista) – Norberto Bobbio (filosofo, nominato Senatore a Vita da Sandro Pertini) – Franca Rame (attrice, Soccorso Rosso Militante) – Margherita Hack (astrofisica) – Vito Laterza (editore) – Franco Basaglia (psichiatra) – Tinto Brass (regista) – Carlo Levi (scrittore) – Renato Guttuso (pittore, Senatore del PCI) – Liliana Cavani (regista) – Camilla Cederna (giornalista) – Eugenio Scalfari (giornalista) – Dacia Maraini (scrittrice) – Nanni Loy (regista) – Mario Soldati (scrittore) – Tiziano Terzani (giornalista) – Oliviero Toscani (fotografo) – Paolo Mieli (giornalista) – Luigi Comencini (regista) – Roberto D’Agostino (giornalista) – Alberto Moravia (scrittore) – Primo Michele Levi (scrittore) – Giulio Einaudi (editore) – Umberto Eco (semiologo) – Federico Fellini (regista) – Toni Negri (filosofo) – Giorgio Valentino Bocca (scrittore) – Andrea Barbato (giornalista)
I BUONI MAESTRI
Viene costituita a Milano la Legione Lombarda, unità militare della Repubblica Transpadana, primo reparto militare ad usare il tricolore.
Viene inaugurato lo Stadio Giuseppe Meazza di Milano con un derby meneghino vinto 6-3 dall’Inter sul Milan.
Pochi giorni fa (14 Luglio) è stato il compleanno di Renato Pozzetto, l’attore milanese ha raggiunto la soglia degli 80 anni. Tutti lo conoscono per i suoi film, per la sua comicità innata e per la mimica unica nel suo genere. Quello che invece quasi nessuno sa è che il “ragazzo di campagna” è stato anche un pilota automobilistico dilettante: colse tra l’altro la vittoria vittoria di classe al Giro automobilistico d’Italia del 1978, alternandosi al volante di una Fiat Ritmo con Riccardo Patrese.
Ma la sua impresa più interessante, la più suggestiva, fu la partecipazione al famosissimo rally Parigi-Dakar del 1987. Il prestigioso rally, che negli ultimi 11 anni si corre in America Meridionale, vide Renato Pozzetto disputare le 18 tappe (oltre 8.000 km) nella categoria camion insieme al pilota Giacomo Vismara (vincitore dell’edizione 1986 nella medesima categoria). Il duo si classificò al quinto posto al termine della competizione con un tempo di 98h10m49.
Non male per il “ragazzo di campagna”…
Roma non far Milano stasera…
Ponte Cavour – Roma
Il rame
I capelli mossi nella penombra della stanza
Il colore fucsia
Una bicicletta sotto i portici di una città che non conosci
Una bicicletta dentro un treno per una città che non conosco
Tutto passa dalle mani
Un odore che sento ogni giorno
Quello che deve essere e quello che dovrebbe essere
Differenze
Pelle contro pelle
Hai sentito il richiamo e hai risposto
L’anima non è un’entità isolata
Apri gli occhi
Hai cercato la mia approvazione
L’hai ottenuta