
I nazionalisti irlandesi si ribellano contro l’occupazione britannica, credendo che truppe francesi si apprestassero a invadere l’Irlanda.
I nazionalisti irlandesi si ribellano contro l’occupazione britannica, credendo che truppe francesi si apprestassero a invadere l’Irlanda.
Moti indiani del 1857: i ribelli indiani strappano Delhi ai britannici.
I leader irlandesi della Sollevazione di Pasqua vengono giustiziati a Dublino.
In India, il generale inglese Reginald Dyer, al comando di truppe britanniche e Gurkha fa aprire il fuoco contro la folla durante una manifestazione nell’Amritsar, causando 379 morti ed oltre 1.000 feriti.
La Cina blocca la rivolta popolare tibetana iniziata il 10 marzo e scioglie il governo del Tibet assumendone il totale controllo; il Dalai Lama ripara in esilio in India.
Il Pakistan proclama la repubblica, diventando la prima repubblica islamica. Resta però all’interno del Commonwealth.
Muore nell’isola di Pitcairn John Adams, noto anche come John Smith: era l’ultimo degli “ammutinati del Bounty” ancora in vita.
Si conclude con un netto fallimento l’Operazione Abstention, tentativo britannico di conquistare le isole italiane del Dodecaneso.
Inizia il Congresso di Parigi al fine di ristabilire la pace dopo la Guerra di Crimea.
La regina Vittoria del Regno Unito sposa il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Firma del Trattato di Waitangi, documento fondante della Nuova Zelanda, sottoscritto da un rappresentante dell’Impero Britannico e da 40 capi tribù locali.
La strada londinese di Pall Mall è la prima via al mondo ad avere l’illuminazione a gas.
La “Marcia nuziale” di Felix Mendelssohn diventa una popolare musica da matrimonio dopo essere stata suonata in questo giorno alle nozze della figlia della regina Vittoria del Regno Unito con il principe ereditario Federico III di Prussia.
La Compagnia britannica delle Indie orientali conquista Aden, nello Yemen.
La Corte europea dei diritti umani giudica il governo britannico colpevole di maltrattamento di prigionieri nordirlandesi, ma non colpevole di torture.
William Herschel scopre Titania e Oberon, due satelliti naturali di Urano.
Il Novembre del 1861 ebbe un’importanza significativa nello svolgimento delle attività belliche della Guerra di Secessione, soprattutto dal punto di vista politico. Abbiamo già sottolineato come nei secoli addietro fosse prassi consolidata quella di ridurre gli scontri campali duranti i periodi più freddi dell’anno, per ovvie ragioni logistiche; facendo si che quel lasso di tempo servisse proprio per rafforzare da un lato il proprio esercito e dall’altro il proprio potere politico, anche nei confronti di nazioni esterne agli eventi bellici (o relativamente estranee).
La Confederazione nel Novembre del 1861 fece alcune mosse significative. Il 6 novembre 1861 Jefferson Davis venne eletto Presidente della Confederazione, lui che inizialmente era stato una delle personalità più attive nel tentativo di non far tracollare l’Unione durante la Presidenza Buchanan. L’altra mossa politica fu quella di ammettere il Missouri (28 Novembre 1861) alla Confederazione, nonostante non avesse formalmente seceduto dall’Unione. Quest’ultima mossa serviva a destabilizzare ulteriormente il fronte del Missouri, dove il giorno 7 dello stesso mese la città di Belmont era caduta nelle mani dell’Unione, lo stesso giorno in cui anche Port Royal nella Carolina del Sud subiva la stessa sorte.
Vi fu inoltre un grosso incidente diplomatico (8 Novembre 1861) tra il governo dell’Unione ed i Britannici. Il governo di Londra non nascondeva una certa simpatia per il governo della Confederazione, visto come una spina nel fianco alla crescente potenza della sua ex colonia. Capitò così che due diplomatici sudisti, Mason e Slidell, imbarcati sulla nave britannica Trent, in viaggio per incontrare il Primo Ministro della Regina Vittoria, Lord Palmerston, vennero catturati da una nave da guerra nordista nel bel mezzo dell’Atlantico. Ovviamente per eseguire la cattura fu necessario abbordare la nave inglese, in barba a tutte le norme del diritto internazionale. La risposta del governo britannico venne stilata in prima battuta come un vero e proprio ultimatum, ma poi alcuni membri della casa reale preferirono modificare il testo in modo più “diplomatico” invitando il governo di Washington ad avviare delle trattative per cessare le ostilità con la mediazione di Londra.
L’unica battaglia significativa di quel mese fu quella del 19 Novembre 1861 combattuta in Oklahoma (Battaglia di Round Mountain), allora territorio indiano, tra la tribù indiana degli Opothleyahola, fedeli all’Unione ed un contingente confederato guidato dal colonnello Douglas Hancock Cooper. Lo scontro si risolse con una vittoria confederata ed aprì ufficialmente la lunga serie di scontri che videro protagoniste le tribù indiane schierate con l’una o l’altra parte.
Le ultime truppe britanniche lasciano New York, tre mesi dopo la firma del Trattato di Parigi.
Le forze rivoluzionarie americane del colonnello Ethan Allen strappano Montréal al generale britannico Guy Carleton, nell’ambito degli scontri per la Guerra d’Indipendenza Americana.
La Federazione della Rhodesia e del Nyasaland cessa di esistere, dando vita a Zambia, Malawi e Rhodesia.