Il rover Curiosity, atterrato su Marte il 6 Agosto 2012 continua ad inviarci dati interessantissimi dal suolo del pianeta rosso. Il rover attualmente si trova presso il cratere Gale e da lì invia le sue rilevazioni. Tra i dati più interessanti, balzati all’onore della cronaca recente, ci sono quelli che riguardano la composizione atmosferica della zona in cui si trova il nostro piccolo amico spione.

L’atmosfera di Marte è composta principalmente da anidride carbonica (95%) e in misura minore da azoto molecolare (2,6%), argon (1,9%) ed altri in grado sempre inferiore. Tra questi altri abbiamo anche l’ossigeno molecolare (0,16%). Secondo gli studi le percentuali di azoto ed argon variano col variare delle stagione marziane, il che sarebbe dovuto ai cambiamenti generati dall’anidride carbonica: congelata ai poli in inverno ed evaporata in estate. La variazione dell’ossigeno pare seguire uno schema non riconducibile alla variazione della CO2, ma sembra che vada a braccetto con una parte della variazione di un altro gas presente nella zona: il metano.
Il metano ha una variabilità stagionale, ma esiste un picco inspiegabile (+ 60%) nel periodo estivo. Questo modificarsi, scollegato alle stagioni, da molto da pensare (e da lavorare) agli scienziati:
- La variazione del metano e dell’ossigeno sono in qualche modo collegate? E se si, da cosa sono provocate?
- Potrebbero essere variazioni dovute ad una qualche attività di tipo biologico?
Purtroppo questa risposta non ce la potrà dare il rover Curiosity. Molti scienziati si aspettano che le spiegazioni chimiche o geologiche siano più probabili rispetto a quelle biologiche… lo scopriremo strada facendo.
Restate sintonizzati…